Perché Wagner?

Richard Wagner - Wikipedia

Lettera aperta del Presidente dell’Associazione Wagneriana di Milano M° Giorgio Tagliabue

In un mondo nel quale la bramosia di potere e di ricchezza dell’uomo sta mettendo a repentaglio l’intero ecosistema e la sopravvivenza stessa di molte specie animali, tra cui quella a cui esso stesso appartiene, una voce profonda ed imperiosa si leva nel mondo dell’arte, per lanciare, attraverso un sommo ed inarrivabile capolavoro artistico, un monito all’intero genere umano perché, rivedendo completamente il proprio ruolo, il proprio impegno e il proprio destino, ripensi al proprio passato, rifletta sul suo futuro e agisca per il suo presente.

L’Anello del Nibelungo di Richard Wagner, una delle più grandi creazioni artistiche e filosofiche che mai genio poetico e musicale abbia realizzato, è un’epica grandiosa che, sfruttando il medium mitologico, fruga nei nostri archetipi primordiali, portando alla luce quella memoria collettiva nella quale albergano le più profonde contraddizioni, i sottili malesseri e gli strazianti dolori che condizionano la nostra esistenza. Il Ring ci spinge negli oscuri recessi del nostro spirito e ci costringe a guardarci in una sorta di specchio nel quale la nostra reale immagine appare dolorosamente veritiera, al posto di quella falsa e deformante che un’effimera società del benessere ci impone quotidianamente come modello esistenziale.

È lecito domandarsi perché un’opera che narra di un’epica tanto lontana e, così atemporale da poter essere collocata in ogni tempo e luogo, popolata di dèi, di giganteschi e rozzi manovali, di nani lascivi e bugiardi, di matrone frustrate e incollerite, di cavalli volanti, di vergini selvagge che raccolgono gli eroi morti in battaglia, di sagge e sapienti dormienti, di eroici incoscienti, di figlie ribelli, di magiche spade, di potenti lance, di fanciulle barattate, di scaltri intriganti, di eroi distintisi in battaglia, di draghi, di tessitrici del destino e di giovani ondine che trascorrono il loro tempo rincorrendosi gioiose, attorno ad un biondo e luccicante feticcio aureo che, dai flutti del fiume Reno, irradia luce sul mondo, debba presentarsi come una delle più grandi realizzazioni del genio umano?

Perché un’allegoria così trascendentemente tragica, così cosmicamente votata a quel pessimismo che, all’ombra della palese involuzione umana, ci appare come lucida e veggente consapevolezza, ci estasia e ci confonde, c’intenerisce e ci commuove, ci ammalia e ci strugge?

Una risposta sorge spontanea.

Richard Wagner è un poeta, un musicista, un filosofo e questo già basterebbe a fare di noi dei suoi estimatori.

Quando la sua voce, però, diviene quella di un profeta, quando essa si rivolge a noi parlandoci di noi stessi, quando la sua straordinaria musica diviene un profondissimo e laico sermone, che ci pone di fronte a quell’enorme specchio nel quale ci è concesso vedervi riflesso il mondo intero, con le sue tragiche e insanabili contraddizioni, ecco che Wagner diviene rivelazione.

Quando ci fa riascoltare l’eco della maledizione di Alberich, che grava su tutti noi che assaporiamo, assieme a Wotan, il gusto del potere e non intendiamo rinunciare all’anello che ce lo dona, quello è il momento nel quale la voce di Wagner risuona potente come un lacerante monito contro la prepotente barbarie che ci assedia e la sua opera diviene il potente antidoto del quale abbiamo bisogno, sia le vecchie che le nuove generazioni, per opporre un nostro personale rifiuto al lento e quotidiano avvelenamento col quale una civiltà del potere sta uccidendo il nostro spirito, prima ancora dei nostri corpi, e quel meraviglioso ambiente nel quale essi trovano unica e sola dimora.

M° Giorgio Tagliabue

L’Associazione Wagneriana di Milano da molti anni agisce per diffondere la musica, la poetica, il messaggio filosofico, sociale ed esistenziale di Richard Wagner, che è un messaggio di pace, di amore, di compassione, di rispetto e di fratellanza tra tutti gli esseri che condividono la loro esistenza su questo nostro pianeta.

L’Associazione Wagneriana di Milano attende di dare il benvenuto con gioia a tutti coloro che vorranno assistere e partecipare alle Conferenze, alle Proiezioni, ai Concerti e alle Meditazioni musicali che ogni primo mercoledì del mese, da Settembre a Giugno, alle ore 20 si tengono nella sala conferenze degli Amici del Loggione, via Silvio Pellico 6, a Milano.

Associazione Wagneriana di Milano – www.wagnerianamilano.org – info@wagnerianamilano.it

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