I nostri pensieri

I nostri pensieri sono le ombre delle nostre sensazioni: sempre più oscuri, più vuoti, più semplici di queste.

6 Responses to I nostri pensieri

  1. Mi permetto di spezzare una lancia a favore dei suoi scritti, Armando, e sono sempre più dell’idea che ci leghi un’intima affinità nel nostro spirito comparatistico. Prossimamente le farò avere – e sarò contento se altre persone di questo cenacolo intellettuale vorranno partecipare alla discussione – l’indirizzo web di un mio scritto che, credo, testimonia meglio di qualsiasi altra cosa la nostra comunanza d’intenti intellettuali.
    Cordialmente, Ippolito Tramail

  2. Gentile Tagliabue,
    non si sottragga più: sul mio blog ci sono un paio di interventi che attendono un Suo parere…
    Sinceramente,
    AT

  3. giorgiotagliabue says:

    Caro Augusto, rispondo sempre a chi mi si rivolge personalmente, pur senza avere l’arroganza, anche solo di pensare, di avere risposte per tutti o di possedere verità da rivelare a discepoli o ad iniziati. Il carico da portare, durante la nostra esistenza, è enormemente gravoso.
    Non essendo io in grado di eliminarne il peso, mi limito a cercare di “cambiarne la specie”. Tento, così, di sostituire problemi di natura particolare con problematiche di genere collettivo, secondo la concezione che ho sviluppato del mondo e di tutto ciò che mi circonda: l’antico e sempre rinnovabile concetto di “Anima mundi”.

    Ma non voglio dilungarmi: lo scritto ha spesso una valenza troppo aulica che “il suono della parola”, per fortuna, perde, nel suo tragitto tra bocca e orecchio. Mi affido al piacere di comunicare con lei anche in seguito, pur mettendola in guardia, poiché, Cioran ci insegna, lei sta offrendo una possibilità: a me quella di poterla deludere e a lei quella di restare deluso, pur con il rammarico che ne potrebbe derivare ad entrambi.

    Il percorso di ricerca da me condotto, l’osservazione, la riflessione, la partecipazione alle poche gioie ed ai molti dolori che il nostro spirito riflette del mondo che ci circonda, potrebbero farmi atteggiare a maestro spirituale. Ma ciò farebbe di me un misero apprendista, di poco conto.
    Non amo i guru. E non amo neppure il potere che gli uomini esercitano l’uno sull’altro, traendone, molto spesso, iniquo profitto. La mia stima profonda è passata anche per lo spirito di Khrishnamurti, il quale rifiutava fermamente di essere ritenuto un illuminato. “Truth is a pathless land”, rimane a monito dei tanti guru nostrani che circolano proditoriamente nel mondo.

    Per quanto mi riguarda, a livello personale, ho sviluppato una forte e decisa intransigenza per ogni compromesso etico, che mi rende di non facile frequentazione. Amo l’intelligenza e detesto la furbizia.
    Coltivo amorevolmente la conoscenza, pur se essa è fonte di dolore.
    Per quanto riguarda, quella che lei generosamente definisce come “la mia umiltà”, essa è solo consapevolezza che mi deriva dal fatto di ragionare sempre in termini assoluti e mai relativi.

    Le invio questo scritto, perché non pensi di trovarsi di fronte ad un individuo “speciale”, bensì solo ad una creatura incompleta che sta cercando di completare la propria formazione prima di ritornare nel Nulla, da cui è provenuto.

    Dopo tutto questo, se avrà ancora il desiderio di conoscermi e condividere parte del percorso spirituale con me, ne sarò profondamente onorato.

    La stringo in un forte abbraccio.

    NB. Credo, come da suo suggerimento, di aver modificato le modalità di accesso ai commenti sul blog. La ringrazio del consiglio.

  4. Augusto Misolini says:

    Oh!…Francamente non speravo neanche in una Sua risposta: di certo per incommensurata modestia Lei obnubila ai bencapitati e numerosi utenti gli innumerevoli commenti (ahi quanto più dignitosi del mio!) che certamente popolano euforicamente, nonché eufemisticamente, codesto blog. Mi domando timidamente e con somma modestia perchè non rendere pubblici tali commenti. Vero è, e questo è probabilmente stato il Suo pensiero, che lo “stolto volgo” non comprenderebbe la profonda natura dei Suoi scritti, nè sarebbe dunque in grado di commentarli.
    Ad ogni modo, la Sua Considerazione mi dona, dopo lunghi inverni, uno stato di euforia di adolescienziale memoria (lontanissima è proprio il caso di dire!).
    Di avere un Contatto Diretto con una figura che rappresenta, da innumerati lati visuali, un prismatico maestro spirituale, semplicemente mi eccita.
    Mi lasci aggiungere che la Sua umiltà Le rende Onore, oltre ad essere sommamente ingiustificata.
    Ho altresì già sollecitato, che dico!, esortato, spronato numerosi sodali di indubbio lignaggio culturale affichè essi possano apportare un esegetico ed appassionato contributo a questo esimio Spazio virtuale (peraltro non meno sconfinato di quello reale).
    Nel caso Lei decidesse di modificare le impostazioni relative al lascito di commenti, potrà Lei Stesso verificare come in breve tempo si attiverà un virtuoso circuito di Idee ed emozioni volte, quale unica causa finale, ad esaltare i Suoi immensi contenuti.
    Un grazie, Maestro.
    E buon natale
    A. M.

  5. giorgiotagliabue says:

    Caro Augusto, posso ritenere solamente che lei abbia sbagliato indirizzo. La mia persona non può essere oggetto di tanta ammirazione. Sono solo un essere umano che compie un notevole sforzo quotidiano per vivere con coerenza ed emozione la sua condizione di frequentatore temporaneo di questo mondo. Un abbraccio fraterno a lei.

  6. Augusto Misolini says:

    Leggo i suoi post da 5 anni e solo ora,dopo cosmiche indecisioni, mi decido a manifestarLe la mia ammirazione sconfinata,come la prateria nel Far West. Lei porta luce nel mio essere privo di senso e significato. Sarebbe smisurato come un monolito nello spazio poterLa incontrare.

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